Apeiron
Siamo un alveare di anime libere, diverse, affini; siamo un alveare senza regina che condivide gioia per le relazioni, passione per la terra e l’amore per gli ideali.
Ci piace l’andare dalle Cingiallegre, l’andare ad Urupia, l’andare come soci alle riunioni di MAG6.
Proprio da uno di questi viaggi è nata l’idea di condividere e provare a realizzare un piccolo progetto: apeiron – in principio, la rete.APEIRON
Ma da chi è composto l’alveare di anime?
Dai tre apicoltori con-correnti che insieme corrono in primavera e in estate quando c’è da correre, ma poi va bene anche camminare in inverno e far nascere belle idee:
- Giuliano, maggiordomosolodelleapi az Canais, a Udine
- Marco, il collaboratore delle api, semprenuoveali, a Miano (Pr)
- Davide, (2be(es) a Fidenza (Pr)
Dalle complici con le mani nella marmellata, anzi nel miele:
- la MAG6 cooperativa di mutua autogestione a Reggio Emilia
- le Cingiallegre (comune autogestita) a Cingia de’ Botti (Cr)
Dalle adottatrici che credono e sostengono questo progetto
E cosa proponiamo?
L’ adozione degli alveari che in sostanza significa prefinanziare i tre apicoltori acquistando in anticipo una quantità di miele.
Come si paga? Quanto miele diamo? Chi da cosa? E chi prende cosa? E quanto costa?
Queste e tante altre questioni che sono uscite negli incontri ci hanno condotto in modo spontaneo, gioioso e molto sentito da tutte verso questo progetto.
Ma non solo.
A noi piace vederci e vedervi e mettiamo in testa ai valori di questo progetto le RELAZIONI: tra i tre apicoltori, tra gli apicoltori e le complici del progetto, tra l’alveare di anime e le adottatrici.
Come?
- aggiorneremo le adottatrici sull’andamento della stagione rendendole protagoniste e partecipi
- raccoglieremo gli ordini solo attraverso questa rete di cui facciamo parte
- staremo fuori da algoritmi, da dinamiche puramente commerciali e dai circuiti bancari; i soldi andranno direttamente in MAG6 ad abbattimento dei prestiti o ad aumento del capitale sociale dei tre apicoltori e a supporto della Sostenibilità Condivisa, una pratica comunitaria di “fiscalità autogestita”
- immaginiamo la consegna come un importante momento conviviale in cui poterci fisicamente incontrare e chissà magari ampliare e costruire altre ‘adozioni’: pensiamo a una festa perché amiamo divertirci insieme
- ci piace tanto l’idea di tenere spalancata la porta alla possibilità di scambio e qui davvero ci siamo entusiasmate.
Siamo passate da un’idea di scambio da una ad una, all’idea di uno scambio da una a una rete, da una rete a una … insomma un’idea di ‘arricchimento’ reciproco, di abbondanza di cui godere insieme finalmente libere da un indotta idea di scarsità.
Facciamo un esempio.
Una produttrice di vino adotta e paga con il vino… benissimo, beviamo tutti e tre e ci prendiamo il vino.
Un’ altra produttrice di vino adotta e paga con il vino… benissimo, beviamo tanto tutti e tre e ci prendiamo il vino.
Un’ altra produttrice di vino adotta e paga con il vino … eh… avremmo le cantine piene.
Cosa facciamo? Rifiutiamo l’adozione? Ma un’adozione non si rifiuta mai!
Rifiutiamo lo scambio? Ma uno scambio non si rifiuta mai!
Il passaggio che risolve è che noi non siamo noi, noi siamo anche l’alveare di anime e con voi siamo una rete.
Ad altre della rete può servire quel vino e possono avere altro da mettere in circolo che andrà a ripagare l’adozione e comunque ad arricchire questa rete.
Sogniamo che questo possa lentamente espandersi e aprirsi ad altre proposte di adozione, se proprio vorremo continuare a chiamarle così.
In un momento storico in cui gli economisti consigliano l’oro come bene rifugio, i bitcoin per i facili guadagni o altre forme a noi incomprensibili, questa proposta che portiamo ci sembra davvero un’alternativa economica possibile, un percorso di
PACE tra gli oppressi , LOTTA e risate in faccia agli oppressori.
Abbiamo solo questa ricchezza e questa povera intelligenza umana e fiere ce le facciamo bastare, perché sappiamo quanto siano contagiose!
Per informazioni sulle adozioni apeiron@canaglie.org